Serra San Bruno. La fotogenia dell’umanità

Di Serra San Bruno mi ha colpito la sua popolazione per la sua fotogenica umanità

Sono tornato da Serra San Bruno con una grande quantità di foto ai suoi abitanti. Il borgo è famoso per ospitare l’unica certosa ancora attiva in Italia. Che poi chi ci dice che i monaci siano ancora là dentro se non ci fanno entrare? Se qualche frate leggesse questo post batta un colpo per cortesia.

Ma al di là dei miei dubbi sull’ordine certosino, di Serra San Bruno mi ha colpito la sua popolazione per la sua fotogenica umanità:

l’avvocato Bruno che torna dall’edicola col suo giornale,

la bambina con le unghie smaltate che vaga scalza per il vicolo,

la vecchietta Giuseppina che mette ad asciugare la suriaca (fagioli) al sole,

la nonna che sta friggendo le melanzane e invita ad entrare brandendo una forchetta.

Personalmente mi sono affezionato all’avvocato Bruno. Non perché mi abbia chiesto se gradivo qualcosa da bere al bar dopo avergli scattato la foto. Ma perché dal suo sguardo affabile deduco che per lui non è più il tempo delle arringhe. Meglio dedicarsi agli ossequi per le vie del centro la domenica mattina. E poi troppo fighi quei suoi pantaloni a vita alta…

Articolo e foto di @scrivimiquandoarrivi

L’avvocato Bruno

La bambina

La suriaca di Giuseppina

La nonna